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9/09/2024

IL VALORE E L’UTILIZZO DEI GIOCHI DA TAVOLO (BOARDGAMES) NELLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ORGANIZZATIVE E MANAGERIALI

Il tema del progetto di ricerca è quello dell’ “Edutainement & Gaming, con particolare riferimento all’apprendimento basato sui giochi ed alla gamification di percorsi educativi universitari, nell’ambito della formazione manageriale e dell’organizzazione aziendale.

Il progetto mira a individuare quali sono i “boardgames” (Giochi da tavolo) che possono essere utilizzati nell’ambito della formazione manageriale ed organizzativa, dunque che corrispondenza c’è tra le suddette specifiche competenze e le tipologie di boardgames esistenti e le relative meccaniche di gioco.

Nello specifico, il progetto di ricerca si concretizza in tre obiettivi principali:

  • Analizzare i giochi esistenti e le relative meccaniche di gioco e tipologie di boardgame; 
  • Individuare un set di boardgames funzionali a potenziare competenze manageriali ed organizzative specifiche che consentano di raggiungere l’obiettivo prefissato (ad esempio le condizioni di vittoria, in un gioco);
  • Puntare al potenziamento delle proprie strategie di apprendimento attraverso l’apprendimento esperienziale iterativo che passa dalla partecipazione al gioco su più sessioni.

28/03/2023

Promuovere il successo formativo degli studenti nelle università online: Learning Analytics per il miglioramento della didattica

Con il termine Learning Analytics (LA) facciamo riferimento a un campo di ricerca sviluppato nel corso del XX secolo e orientato all’analisi dei dati dell’apprendimento (Educational data) prodotti da un Learning Management System (LMS). Tali dati (dati personali, dati di accesso, dati relativi alle interazioni tra gli utenti, ecc.) vengono generati ogni qual volta i corsisti interagiscono con il contenuto di un corso online o con gli utenti iscritti alla stessa piattaforma di e-learning.

Anche in ambito educativo, questi grandi insiemi di dati sono comunemente detti Big Data. poiché le loro dimensioni vanno al di là della capacità dei tipici strumenti software di database utilizzati per l’acquisizione, la memorizzazione, la gestione e l’analisi.

I Big Data nascono dunque dai nostri comportamenti online e rappresentano una fonte preziosa per studiare e comprendere i fenomeni sociali al fine di generare conoscenza e produrre previsioni. Risulta quindi comprensibile come i Big Data stiano assumendo un ruolo da protagonisti anche nei contesti educativi ed in particolare nell’e-learning (Baig, Shuib, & Yadegaridehkordi, 2020) affrontando così alcune delle criticità proprie dei corsi online (Chatti et al., 2012; Daniel, 2015; Siemens, Dawson, & Lynch, 2013). In questo contesto, la mancanza di un contatto fisico tra docenti e studenti, e tra studenti stessi, può far sentire gli studenti isolati e disorientati nello spazio online. Per lo stesso motivo il docente può trovare difficoltà a percepire nei propri studenti difficoltà e perdite di motivazione, eventuali sovraccarichi cognitivi, come anche la qualità della loro partecipazione. L’implementazione di strumenti di LA all’interno di un corso universitario online viene in aiuto per affrontare queste problematiche in quanto consente al docente una profonda osservazione dell’attività dei propri corsisti offrendo loro feedback formativi individualizzati e non finalizzati al controllo e alla valutazione ma allo sviluppo nei soggetti in formazione del senso di autoefficacia e autoregolazione (Zimmerman, 2000; Pellerey, 2006). Partendo quindi dall’enorme volume di dati resi disponibili da un LMS, i docenti potranno ricavare informazioni per conoscere i comportamenti dei propri studenti nella fase di apprendimento, identificare le loro esigenze di apprendimento e rendere più efficace il proprio insegnamento (Mori & Baldi, 2022).

La presente ricerca si propone la finalità di indagare come attraverso l’impiego di modelli previsionali e descrittivi (modelli di regressione multipla (Chen & Xie, 2020) e logistica (Von Hippel & Hofflinger, 2020), la costruzione di indicatori e la cluster analysis (Cecchi et al., 2021) applicati ai dati provenienti da piattaforme LMS, sia possibile promuovere il successo formativo degli studenti che frequentano corsi universitari online.

28/03/2023

Network Scuola e Sport

Il Liceo Scientifico Statale “Francesco d’Assisi” di Roma in rete con l’Università Telematica degli Studi IUL ha presentato il progetto “Network Scuola e Sport” che ha previsto un piano annuale di attività svolte in accordo con l’INDIRE e con l’Ufficio V – Politiche sportive scolastiche del Ministero dell’Istruzione. Le finalità principali del progetto riguardano il supporto all’Ufficio V – Politiche sportive scolastiche nell’ambito delle proprie attività, con particolare riferimenti al progetto didattico sperimentale studente-atleta di alto livello e al progetto Campionati Studenteschi.

28/03/2023

La didattica collaborativa online nella scuola: promuovere la relazione e la partecipazione attiva in rete nel contesto della pandemia Covid-19

La struttura progettuale della presente proposta prende forma dai primi risultati del progetto di ricerca in chiusura “Social learning e attività interattive online nella didattica universitaria” condotto all’interno dell’Università Telematica degli studi (IUL) nel corso dell’a.a. 2019-2020 e 2020-2021. Tale progetto ha analizzato la possibilità di sperimentare attività collaborativa negli insegnamenti universitari online al fine di analizzare le relazioni in piattaforma, la ricaduta sulla motivazione degli studenti e lo sviluppo di competenze socio-relazionali.
I primi risultati della ricerca relativi al primo anno mostrano che in media hanno scelto la modalità collaborativa gli studenti più giovani, dei quali quasi la metà ha meno di 30 anni e in modo specifico gli studenti full time, ossia quelli che studiano soltanto. Complessivamente, chi ha svolto il lavoro in gruppo si dichiara molto soddisfatto e dichiara che rifarebbe la stessa scelta: i principali punti di forza riguardano la percezione di aver imparato di più e di aver lavorato in un buon clima sociale; la criticità maggiore è stata invece riscontrata nei tempi e nell’impegno, che sono stati superiori alle aspettative. Chi ha lavorato in gruppo riporta livelli di condivisione maggiore in tutte le attività previste, a fronte di chi ha seguito individualmente, e dichiara di aver dedicato complessivamente più tempo al corso, anche nelle attività di studio personale.


Interessante notare che emerge una differenza significativa nella percezione delle competenze digitali iniziali degli studenti: chi ha scelto la modalità collaborativa valuta le proprie competenze più elevate degli altri sull’uso sia degli strumenti, sia dei programmi informatici (Mori & Baldi, 2021).
Per quanto riguarda la sfera sociale, emerge con forte rilevanza il fattore relativo alla Coesione sociale (Garrison et al., 2020). Considerando che l’adesione alla sperimentazione era facoltativa e non comportava alcuna penalizzazione durante l’esame, i corsisti e le corsiste partecipanti alle attività collaborative da svolgersi on line risultavano fortemente motivati al confronto tra pari e alla condivisione di una dimensione sociale, accentuata anche dal periodo di distanziamento dovuto alla pandemia, e di quella cognitiva volta alla costruzione di conoscenza tipica delle comunità di apprendimento on line.


Un altro studio che tale ricerca considera come premessa è l’indagine che Indire ha condotto sulle scuole italiane durante il primo lockdown del 2020 volta ad approfondire le pratiche didattiche poste in essere per lo svolgimento della Didattica a Distanza (Indire, 2020).
Dal questionario online è stato possibile ricostruire le modalità didattiche messe in pratica insieme ai loro alunni: le tipologie adottate (attività sincrone, asincrone, laboratoriali e di ricerca offline o risorse per lo studio individuale), la frequenza, il tipo di conduzione delle attività in relazione alle dinamiche di classe e le strategie didattiche applicate.


In relazione alle metodologie maggiormente in uso in DaD, è emerso chiaramente che la maggior parte dei rispondenti al questionario ha trasposto in digitale le pratiche didattiche in uso in classe.
Le “lezioni in videoconferenza” sono state quelle maggiormente utilizzate in ogni ordine di scuola, dalla primaria alla secondaria di primo grado (89,7% alla primaria, 96,7% alla secondaria di primo grado e 95,8% alla secondaria di secondo grado), come pure l’“assegnazione di risorse per lo studio ed esercizi” da svolgere in autonomia (oscillando dal 79,8% alla primaria fino al 78,7% della secondaria di secondo grado e l’80% alla secondaria di primo grado). Una minoranza di docenti, tuttavia, ha sperimentato pratiche laboratoriali in DaD. Tale gruppo corrisponde al 14,5% del campione (549 soggetti su base dati 3.774), cresce al crescere dei gradi scolastici, collocandosi soprattutto nelle scuole secondarie di primo grado. Questo gruppo si caratterizza per il ricorso alle pratiche maggiormente espressive di una didattica di tipo attivo, collaborativa e volta allo sviluppo del pensiero critico e alla metacognizione, con relazioni statisticamente significative (“ricerche online”, “costruzione di artefatti digitali”, “attività laboratoriale/osservazione”,“project work”…).


Questi risultati sono confermati anche dalla ricerca svolta dalla SIRD in cui vengono riportate
come criticità “la mancanza di laboratori e attività pratiche online” e la “difficoltà di raggiungere gli alunni” (Batini et al, 2021) . Sempre da questo studio emerge chiaro quanto il ruolo della famiglia sia stato centrale in questo nuovo assetto degli ambienti di apprendimento. Tale ambito è stato indagato anche dallo studio condotto dalla IUL, in collaborazione con l’Università di Bath “International Covid-19 Impact on Parental Engagement Study (ICIPES)”2020.

Lo studio, che ha coinvolto 23 paesi, ha previsto la creazione di un questionario con domande chiuse ed aperte volto ad indagare il coinvolgimento dei genitori nel supportare l’attività di studio e di apprendimento durante il primo periodo di lockdown. Dai risultati del campione italiano (genitori di figli e figlie tra i 6-16 anni) è emerso che sono state prevalentemente le donne (madri o nonne) che si sono occupate di seguire e supportare l’apprendimento dei figli durante la DAD, una percentuale nettamente schiacciante, pari al 94%. Oltre il 50% ha dichiarato di aver controllato le email e le indicazioni provenienti dalla scuola “quasi ogni giorno” per fornire un sostegno “tecnico”, mediando le indicazioni degli insegnanti da un lato, e dall’altro, ricoprendo un ruolo di sostegno all’apprendimento che fino ad allora non era mai stato richiesto in maniera così netta. Come si può immaginare tale presenza decresce in modo significativo al crescere dell’età dei figli. Alla luce di questo quadro la presente ricerca si pone la finalità generale di approfondire come i docenti e i Dirigenti abbiano sperimentato attività collaborative online al fine di identificare esperienze significative e trasferibili per promuovere la partecipazione attiva e la relazione negli ambienti di apprendimento virtuali. Si intende inoltre approfondire il ruolo del contesto familiare come aspetto centrale per una buona riuscita del processo di insegnamento-apprendimento in tale prospettiva.

27/03/2023

GEASA: Upgrading Global Education Across Subject Areas

L’obiettivo principale di questo progetto è quello di sostenere un’educazione efficace ai problemi contemporanei basata su 4 elementi chiave: 

1. Educazione globale – enfatizza la consapevolezza globale, la cittadinanza e la responsabilità, l’importanza della trasformazione verde; supporta gli studenti nell’approccio al mondo da molteplici prospettive e nel considerare le implicazioni etiche del potere differenziale e dei privilegi in tutto il mondo, creando le basi per un’azione responsabile; 

2. Transdisciplinarità – si concentra sulla creazione di connessioni nell’apprendimento tra le diverse aree disciplinari e tra le diverse prospettive, evitando l’eccessiva specializzazione e la compartimentazione delle conoscenze e consentendo agli studenti di affrontare problemi sfaccettati, di coltivare le competenze intellettuali necessarie nel 21° secolo e di diventare studenti a vita; 

3. Metodologia Speech and Debate – metodologia profondamente interattiva che unisce la ricerca indipendente, il lavoro di gruppo, il pensiero critico e la costruzione di argomentazioni basate sui fatti. Metodologia del discorso e del dibattito – metodologia profondamente interattiva che riunisce ricerca indipendente, lavoro di gruppo, pensiero critico, costruzione di argomentazioni basate sui fatti e capacità di parlare e presentare in pubblico, aumentando l’interesse dei giovani per le questioni politiche e altre questioni contemporanee e fornendo loro gli strumenti per proporre soluzioni politiche praticabili;

4. Educazione digitale – consideriamo gli approcci educativi digitali, sempre più importanti, come una risorsa piuttosto che come una necessità, con un enorme potenziale per aiutare gli studenti a eludere gli ostacoli geografici e/o finanziari a un’istruzione di alta qualità e a offrire strutture di apprendimento diverse a studenti con stili di apprendimento differenti. 

4/10/2022

MICRAG – How “micro” can aggression be?

Molti studi hanno scoperto che le micro-aggressioni hanno un impatto negativo significativo sulla salute mentale e fisica delle persone. E’ quindi necessario sensibilizzare i cittadini europei e formarli ad essere meglio preparati ad affrontare questo fenomeno. Ciò è particolarmente importante per tutti coloro che lavorano in posizioni pubbliche, ad esempio funzionari pubblici, insegnanti, operatori giovanili o persone che lavorano nei media pubblici. L’obiettivo generale è quello di ampliare l’attuale concettualizzazione dell’aggressione e della violenza che esclude le forme di molestie “a bassa gravità” e di dotare i cittadini che lavorano nel settore pubblico di competenze che promuovano l’inclusione, la diversità e l’equità nella loro comunicazione con i loro clienti e di ridurre le barriere legate alla discriminazione, ad esempio al genere, all’età, all’etnia, alla religione, alle credenze, orientamento sessuale o disabilità.

11/10/2022

PROTECT, 2021-1-ES01-KA220-VET-000025642

Il progetto PROTECT è stato finanziato dalla Commissione Europea, nell’ambito del programma Erasmus +, KA220-VET – Cooperation partnerships in vocational education and training. Il progetto poggia su due obbiettivi principali: la sensibilizzazione circa il fenomeno di Mobbing e Harassment sul posto di lavoro e la creazione di strumenti mirati ad assistere le aziende nel contrastare la questione. Per conseguire questi obbiettivi, il progetto si articola in quattro Project Results (PR):

  1. La creazione del “Mobbing and Workplace Harassment Code of Conduct (MWHCC) for local businesses”, un codice di condotta mirata a fornire delle line guida per prevenire e gestire L’Harassment al livello dei business locali.
  2. La creazione del “Online Reporting Tool for female workers about mobbing and workplace harassment”, una applicazione online che permette alle vittime di denunciare le istanze di mobbing e/o harassment.
  3. La creazione del “E-Handbook for Mobbing and Harassment Prevention Training for VET professionals”, un Handbook digitale indirizzato ai professionisti di Istruzione e Formazione Professionale (IFP), contenente una strategia di educazione mirata al prevenire Mobbing e Harassment sul posto di lavoro.
  4. Il “Training of VET professionals on mobbing and harassment prevention”, nella quale i precedenti PR saranno utilizzati per allenare un primo sample di Professionisti IFP.

Il coordinatore del progetto è la “Camara Oficial de Comercio e Industria de Badajoz”, con sede in Spagna. Oltre alla IUL, gli altri partner del progetto sono SYNTHESIS da Cipro, Diesis Network dal Belgio, FYG Consultores dalla Spagna, IDEC SA e Symplexis dalla Grecia e HIP dalla Romania. Il progetto ha avuto inizio lo scorso 18 novembre del 2021, e ha come data prevista di completamento il 18/11/2023.

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Coordinatore del Progetto:

“Camara Oficial de Comercio e Industria de Badajoz”, Spagna

Partner del Progetto:

“SYNTHESIS Center for Research and Education”, Cipro

“Università Telematica degli Studi IUL”, Italia

“Diesis Network”, Belgio

“Instalofi Levante SL”, Spagna

“IDEC SA”, Grecia

“Symplexis”, Grecia

“HIP – Hub for Innovation Policy S.R.L”, Romania

16/05/2022

SEARCH – Sport Education for Active and Responsible Citizenship through Health caring

Il progetto vuole generare una migliore consapevolezza nei docenti e nei giovani sulla rilevanza del potenziale educativo dello sport come momento formativo. Il rafforzamento dell’educazione allo sport rappresenta un obiettivo centrale per ogni Paese europeo, solo se si considera il livello di sedentarietà nella società moderna. Le ultime ricerche fanno emergere come stia aumentando sempre più la vita sedentaria parallelamente a nuove patologie e costi sociali elevati. Per contrastare tali criticità un approccio a livello europeo è fondamentale in quanto tutti i Paesi condividono le stesse sfide e soluzioni comuni. I principali output del progetto (app, piattaforma, e-learning, handbook) saranno il risultato della collaborazione di tutti i partner. I network che stanno per essere sviluppati comunicheranno e coopereranno tra di loro (attraverso opportuni strumenti on-line) garantendo in questo modo il massimo trasferimento di conoscenze e competenze. Il rafforzamento dello scambio e della disseminazione delle informazioni e delle esperienze raccolte svilupperanno una metodologia di identificazione che rispetto al passato sia più consapevole delle potenzialità e dei benefici della pratica sportiva. Tutto caratterizzato da una forte attenzione verso la comprensione del fenomeno in ambito europeo in modo da rendere gli strumenti elaborati replicabili in altri contesti.

16/05/2022

STEAM-IT

Il progetto è incentrato sulla diffusione delle discipline STEAM in modalità integrata (integrando almeno due discipline di ambito scientifico con altre discipline di altri ambiti). Il progetto prevede la definizione di un framework di riferimento e l’organizzazione di varie azioni e iniziative di ricerca e sperimentazione tra i paesi partner del progetto. Il progetto propone percorsi interdisciplinari in lingua inglese nelle discipline STEM.

16/05/2022

La fiducia in gioco

Questo lavoro di ricerca mira a realizzare uno studio pilota finalizzato a incrementare e potenziare l’attenzione e la conoscenza del fenomeno dell’abuso su bambini e giovani nello sport, da parte degli operatori e responsabili direttamente interessati negli ambiti sportivi. L’intervento ha un raggio d’azione che si estende sul territorio nazionale. La relazione che si instaura tra adulto e bambino/ragazzo è caratterizzata da fiducia e stima, che possono rappresentare un rischio per un abuso perpetrato dalla figura di riferimento, ma possono rappresentare anche un fattore di protezione per rilevare situazioni di vulnerabilità e rischio dei più piccoli.
Il supporto e l’attivazione dell’istruttore e della struttura sportiva possono rappresentare un fattore di protezione molto importante, anche perché praticare uno sport rappresenta, per il bambino/ragazzo, un’attività fondamentale per fortificarsi emotivamente e saper identificare e gestire situazioni di rischio.
I contenuti finalizzati alla crescita educativa della persona saranno realizzati attraverso studi di caso in presenza, role playing e approfondimento di modelli di intervento attraverso la metodologia del learning by doing. Infine sarà realizzato un toolkit di attività psico-educative specifiche, che saranno implementate nella pratica sportiva. Tali attività sono finalizzate a potenziare autostima, socializzazione, intelligenza emotiva, consapevolezza e autonomia nei bambini/ragazzi. L’utilizzo del toolkit consentirà di affrontare in modo guidato il tema dell’abuso e del maltrattamento nell’ambiente sportivo.
L’originalità e il carattere innovativo della proposta progettuale sono rappresentati dal tentativo di associare la pratica sportiva alla gestione di abusi e maltrattamenti.

13/05/2022

Parole in movimento per una didattica integrata: il modello PATHS applicato al contesto universitario

Il progetto si caratterizza per il suo carattere interdisciplinare che intreccia l’approccio educativo, linguistico, filosofico e sociologico nella sperimentazione di una pratica didattica che mette lo studente al centro del percorso. Il coinvolgimento di docenti di diversi ambiti sostanzia tale carattere interdisciplinare. Si intende stimolare una riflessione consapevole sul lessico della disciplina associato al movimento e sulla dimensione socio-culturale del linguaggio sportivo, nelle sue relazioni con il significato dello sport e del “movimento” negli specifici contesti socio-culturali, contribuendo da un lato allo sviluppo del pensiero critico e dall’altro al sostegno alla dimensione linguistica dell’insegnamento. L’obiettivo generale è migliorare l’acquisizione di conoscenze specifiche, attraverso l’ampliamento delle competenze trasversali e la consapevolezza del significato sociale del fenomeno sport. Si tratta di mettere al centro dell’attività didattica una parola associata al mondo del movimento e dello sport, chiedendo ai corsisti di riflettere, secondo una modalità laboratoriale, sui significati del termine individuato. Il docente accompagna la ricerca dello studente con materiale didattico che lo aiuta a decostruire i significati tradizionali, e culturalmente iscritti, che la parola associata al movimento ha assunto nel tempo e a ricostruire, invece, il suo significato autentico e specifico per la disciplina. Lo studente è chiamato ad esporre ed argomentare i risultati della sua indagine all’interno del piano didattico del corso universitario. La proposta, quindi, articola la dimensione culturale e semantica della parola con quella concettuale e disciplinare, collocandone il valore nella specificità del contesto. Il corsista viene aiutato a costruire la conoscenza del fenomeno sportivo attraverso una pratica laboratoriale fondata sulle parole “del movimento” e “in movimento”, articolando intorno ad esse il nucleo centrale degli insegnamenti attraverso un approccio critico.

13/05/2022

Il ruolo delle attività motorie e della corporeità nella promozione del benessere

Il progetto di ricerca mira a definire e validare il valore pedagogico della corporeità mediante approcci metodologici innovativi rivolti a giovani detenuti, al fine di promuovere nuove competenze personali (emotive, cognitive e relazionali) e sensibilizzare la percezione del proprio corpo valutandone l’impatto sullo sviluppo della persona e della sua formazione. Attraverso un processo di apprendimento metacognitivo, facilitato dalla mediazione corporea indotta dalla Biodanza SRT e da strumenti di counseling ad approccio biosistemico, le esperienze attivamente partecipate e vissute dai giovani detenuti avranno lo scopo di fornire importanti strumenti per facilitare il loro orientamento nella vita adottando atteggiamenti positivi.La proposta trova il suo valore educativo e formativo nella sua essenza di “ginnastica relazionale, sperimentata all’interno di un contesto protetto e contenitivo nel quale i partecipanti hanno la possibilità di vivere l’entrare e l’uscire dalle relazioni e le infinite sfaccettature delle stesse”. Nell’ottica del lifelong learning gli interventi sono finalizzati all’apprendimento di strategie individuali (Life Skills WHO, 1997) ed all’acquisizione di comportamenti permanenti in linea con i principali studi in materia di rieducazione, in ambito di coercizione dei sistemi della giustizia e delle politiche sociali. Il Progetto intende realizzare percorsi individualizzati mediante un costante training psicomotorio vissuto nel gruppo ed orientato allo sviluppo di competenze psicosociali e capacità volitive al fine di riportare i giovani ad essere protagonisti della loro vita per poterla creare o ricreare in forma virtuosa. Mediante interventi di “Forma-Azione” si intende favorire negli adolescenti con precedenti penali l’acquisizione di buone pratiche orientate al rispetto della dignità umana, promuovendo ed enfatizzando le risorse personali (anziché deficit e patologie) e adottando approcci motori e psico- motori finalizzati a facilitare il funzionamento ottimale, la soddisfazione, l’affettività positiva e lo slancio vitale. L’originalità e il carattere innovativo della proposta progettuale sono rappresentati dal valore pedagogico delle attività motorie e della corporeità contemplate quali esperienze ottimali “agenti” sulla promozione del benessere della persona.

13/05/2022

Escape room come strategia educativa per promuovere la salute anche in tempi COVID-19

I dati epidemiologici, anche a livello globale, mostrano una crescente preoccupazione verso i tassi di morbosità per malattie multifattoriali e cronico-degenerative, i cui fattori di rischio sono imputabili soprattutto a fattori di rischio comportamentali tra cui sedentarietà e alimentazione. Le indicazioni internazionali (OMS) e nazionali (PNP) sottolineano la necessità di attuare strategie per interrompere questa tendenza. I modelli d’intervento promossi a livello nazionale si sono amplificati negli ultimi anni, a seguito anche delle indicazioni delle Regioni nei recenti Piani Nazionali della Prevenzione. Tra le aree prioritarie di intervento individuate vi sono quelle relative alla promozione di corretti stili di vita con particolare riguardo ad attività fisica e alimentazione, e altri aspetti, tra cui quelli relativi alla prevenzione delle dipendenze da sostanze d’abuso, del doping e delle dipendenze comportamentali e alla promozione della cultura delle vaccinazioni. La maggior parte degli interventi hanno previsto l’attuazione di azioni di promozione della salute con un approccio intersettoriale, trasversale ai determinanti di salute e per ciclo di vita, individuando la scuola come setting prioritario di intervento, privilegiando metodologie di peer education e life skill education. Tale contesto, a seguito delle nuove esigenze emerse dalla pandemia di Covid-19, assume rinnovata priorità e fa emergere la necessità di adattare le strategie di educazione e formazione alla salute attraverso modalità innovative. Gli ambienti di formazione e informazione, ad ogni livello, hanno un ruolo chiave nella promozione della salute. I luoghi di istruzione e formazione offrono l’opportunità di costruire progressivamente contenuti educativi man mano che gli studenti crescono, potendo affiancare alle nozioni curriculari elementi di educazione alla salute, indispensabili per la prevenzione del Covid come delle prevalenti patologie cronico-degenerative tipiche delle società moderne. Questo approccio olistico alla formazione e alla salute prevede non solo l’educazione sanitaria ma anche la presenza di un ambiente scolastico consono, elementi volti alla costruzione di un’etica che favorisca la salute e il benessere, assumendo un impegno con le famiglie e con la comunità in generale.

13/05/2022

RIME. Raccontare il Territorio con la Media Education

Il libro di testo è tradizionalmente lo strumento di apprendimento per eccellenza all’interno dei contesti scolastici, tanto da configurarsi come guida sicura per gli insegnanti nella trasmissione del sapere. Nel corso del tempo il suo ruolo rassicurante è andato progressivamente integrandosi con le nuove tecnologie, ricevendo un forte impulso dalla legge n. 133, del 6 agosto 2008, il cui articolo 15 stabilisce il passaggio, entro l’anno scolastico 2011-2012, dai classici volumi cartacei per la scuola a libri di testo «nelle versioni a stampa, online scaricabile da internet, e mista».
Accanto alle produzioni digitali delle case editrici si assiste a un’ampia diffusione di supporti educativi, capaci di integrarsi nella didattica sostenendo quelle pratiche di lettura e scrittura in precedenza di solo appannaggio dei libri di testo.
La rivoluzione digitale ha trasformato in profondità il materiale didattico, soprattutto per i bambini, in un percorso che va dagli oggetti fisici a quelli digitali (Ponticorvo et all., 2019). Spesso i docenti utilizzano gli strumenti digitali integrandoli con il libro di testo, ma più solitamente progettano e realizzano i contenuti di loro interesse, e ancor più di rado coinvolgono gli studenti.
Il presente lavoro di ricerca intende esplorare le modalità di realizzazione, e le potenzialità, di percorsi media educativi che coinvolgono i docenti in attività di produzione di narrazioni digitali inerenti le realtà territoriali limitrofe.
Colonne portanti della presente proposta di ricerca divengono quindi: il digital-storytelling, le attività di formazione e co-progettazione con le docenti di percorsi interattivi (svincolando l’attività da un mero utilizzo strumentale), la valorizzazione del territorio e la realizzazione di prodotti digitali da realizzare con gli allievi.
Il digital-storytelling, inteso come l’arte di narrare storie anche attraverso l’interazione di più fonti digitali (Bruschi, 2017), rappresenterà lo sfondo integratore attraverso il quale, a partire da una carta geografica o dalla rappresentazione di uno spazio fisico, i docenti potranno condurre gli studenti in percorsi di esplorazione attraverso molteplici OER (Open Education Resource). Attraverso la progettazione di proposte narrative di questo tipo i docenti sono supportati nel definire una struttura ben organizzata della conoscenza, da apprendere e rendere esplicita attraverso uno schema epistemico. Ciò facilita sia il docente nell’identificazione delle idee più rilevanti sia il discente ad ancorare tutte le informazioni che riceve (Hattie, 2008).

12/05/2022

APP(IU’L): comunicazione digitale etica ed efficace

La ricerca intende esaminare le caratteristiche del testo scritto tradizionale in relazione al testo scritto di stampo digitale nell’ambito della a) comunicazione aziendale, b) della formazione di età scolare e adulta, c) della comunicazione pubblica; promuovere l’integrazione della multimodalità testuale tipicamente digitale agli strumenti didattici tradizionali per la formazione in lingua materna (L1) e lingua seconda (L2) nell’ottica del raggiungimento di una educazione linguistica democratica (GISCEL, 1975).

4/03/2022

CLIL for STEAM

Il progetto CLIL4S – CLIL for STEAM è stato scritto e coordinato da Pixel in collaborazione con la scuola polacca Szkola Podstawowa nr 5 im. Janusza Kusocinskiego w Swidniku  di  Świdnik. Il progetto è stato finanziato dalla Commissione Europea in quanto Erasmus+ Programme, KA2 – Strategic Partnerships for School Education. Lo scopo del progetto CLIL4S è favorire un potenziamento delle competenze in lingua inglese e nelle discipline STEAM degli studenti di scuola secondaria, sviluppando una strategia di insegnamento delle discipline STEAM  con l’utilizzo della metodologia CLIL.

Area: School and University Education

Inizio: 01.11.2019 – Fine: 31.10.2021

Ruolo dell’Università Telematica degli Studi IUL: partner

Website: https://clil4steam.pixel-online.org

Programma di finaziamento: Erasmus+ Programme, KA2 – Strategic Partnerships for School Education

I partners internazionali sono:

I partners italiani sono:

https://www.pixel-online.net/PRJ__projects_form.php?id_prj=152
8/11/2021

Pratiche di insegnamento-apprendimento della filosofia. Dagli Orientamenti alla didattica per competenze

Il progetto ha l’obiettivo di individuare nuove pratiche e strategie didattiche utilizzate per l’insegnamento-apprendimento della filosofia alla luce dei temi-chiave della didattica della filosofia promossi dagli Orientamenti ministeriali (2017). All’esplorazione dei più avanzati modelli teorici adottati come quadro di riferimento, si affianca una ricerca qualitativa che ricostruisce la varietà delle prospettive dei docenti di “Didattica della filosofia” nei corsi di laurea in Scienze filosofiche. Nel complesso, nelle diverse pratiche diffuse sui territori, la ricerca permette di riscontrare un notevole slancio all’innovazione.

19/04/2021

Lingua italiana, mercato globale delle lingue, impresa italiana nel mondo: nuove dinamiche linguistiche, socioculturali, istituzionali, economico-produttive

Il progetto è finalizzato allo studio dello spazio linguistico dell’italiano nel mondo, focalizzandosi sulla relazione tra reti economiche e reti sociali di origine italiana, sul posizionamento dell’italiano nel mercato delle lingue, sull’individuazione dei valori simbolici e culturali dell’italianità veicolati dalla lingua italiana nelle realtà economico-produttive all’estero e sulla presenza di prodotti culturali e commerciali connessi all’Italia e nei paesaggi linguistici del mondo globale. Tra gli obiettivi progettuali c’è la volontà si promuovere la consapevolezza del rapporto tra diffusione dell’italiano e diffusione globale dei prodotti italiani; lo studio del mantenimento linguistico e dei valori simbolici nei circuiti migratori. La ricerca si concentra sul ruolo dell’italiano nel mercato globale delle lingue e sulla sua rilevanza per rafforzare le relazioni commerciali e i valori attribuiti ai prodotti italiani.

14/04/2021

Neuroscienze per la continuità didattica

Il progetto ha l’obiettivo di esplorare le potenzialità dell’approccio neuroscientifico e della ricerca brain-based per favorire l’autonomia e le competenze socio-relazionali degli studenti nel passaggio tra l’ultima classe  della scuola dell’infanzia e la prima della scuola primaria e tra l’ultimo anno della scuola primaria e il  primo della scuola secondaria di primo grado. 

Lo studio fa proprie le potenzialità di modelli di ricerca-formazione, che offrono il vantaggio di coinvolgere attivamente i soggetti interessati (in questo caso gli insegnanti) in processi di studio e riflessione sulle pratiche messe in atto. Attraverso un corso di formazione sul tema delle neuroscienze in ambito didattico, indirizzato ai docenti in modalità blended learning, il progetto promuove attività di progettazione in continuità tra insegnanti della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, attraverso la sperimentazione in classe e la valutazione della ricaduta su docenti e studenti.

6/04/2021

Classi in rete. Sperimentazione di una formula di “lezione condivisa” nelle piccole scuole abruzzesi

Le piccole scuole che si trovano in luoghi remoti sono spesso destinate alla chiusura per carenza di alunni e di personale. Per salvaguardare queste realtà scolastiche, nel 2019 i ricercatori Indire hanno approfondito il piano “École Eloignée en Réseau”(EER) realizzato in Québec dal CEFRIO (Centre facilitant la recherche et l’innovation dans les organisations, à l’aide des technologies de l’information et de la communication) e dalla Commission scolaire du Fleuve et des Lacs, Ministère de l’éducation et de l’enseignement supérieur. 

Dalla collaborazione con CEFRIO e la rete EER nasce “Classi in rete”, un percorso di ricerca intervento volto ad applicare il modello EER in Italia. Il supporto di IUL nel contesto delle piccole scuole abruzzesi permetterà di comprendere le potenzialità di questo modello innovativo che si avvale di soluzioni tecnologiche originali, per un’evoluzione delle formule di educazione in rete dei docenti. 

31/03/2021

Leadership Condivisa per il Cambiamento – Community

La community realizzata da Indire in collaborazione con IUL è un ambiente virtuale dedicato alla leadership condivisa per il cambiamento, una modalità organizzativa che diversifica le persone coinvolte nelle decisioni per un proficuo cambiamento della scuola. Nasce, in continuità con il progetto Learning Leadership to change, al fine di creare uno spazio per la discussione e il confronto sul tema tra tutti gli attori della comunità scolastica: dirigenti scolastici, docenti, studenti, genitori e stakeholder del territorio. Gli utenti avranno la possibilità di approfondire il concetto di “leadership condivisa”, partecipare a webinar con esperti del settore e confrontarsi in un ambiente continuamente aggiornato.

22/02/2021

E-VOTA: il voto elettronico con riconoscimento utente

Il progetto di ricerca intende indagare e approfondire gli usi e gli impatti delle tecnologie di votazione elettronica, al fine di aumentare le conoscenze in merito ai sistemi di autenticazione biometrica e di realizzare un’indagine critica che comprenda questioni relative all’etica e all’impatto percettivo ed emotivo sull’essere umano. La ricerca intende essere di carattere esplorativo, mirando a individuare e comprendere i temi-chiave che sono in gioco nella percezione pubblica dei sistemi di riconoscimento biometrico.

5/10/2020

Social learning e attività interattive online nella didattica universitaria

Gli alti tassi di dropout nei percorsi di formazione online indicano che molti studenti si sentono disconnessi e isolati a causa della distanza tra di loro e con il formatore. Questo studio ipotizza che, all’interno di un percorso universitario online, l’introduzione di attività di tipo sociale e una maggiore enfasi sull’apprendimento collaborativo e di gruppo abbiano un impatto positivo sia in termini di motivazione che di apprendimento. La ricerca vuole indagare in che misura e in quali condizioni questo avvenga, e quale relazione possa stabilirsi tra attività di tipo sociale e collaborativo e modelli istruzionali classici. Attraverso l’introduzione mirata di attività interattive e collaborative all’interno di percorsi universitari in essere, lo studio vuole favorire lo sviluppo di comunità online osservabili e indagare la relazione tra dimensione sociale e apprendimento, pensiero critico, motivazione, soddisfazione e consapevolezza degli obiettivi formativi da parte degli studenti.

5/10/2020

I comportamenti naturali applicati alla Realtà Virtuale e alla Realtà Aumentata

Il progetto mira a indagare e approfondire le potenzialità della Realtà Aumentata nei contesti aziendali. In particolare il progetto ha inteso analizzare le interfacce per l’analisi delle gesture naturali in realtà virtuale. Partendo dall’identificazione dello stato dell’arte relativo all’uso della realtà aumentata e virtuale nei contesti aziendali, il progetto mirava a fornire indicazioni e suggerimenti alle aziende in relazione a nuovi scenari di sviluppo e di impiego delle tecnologie della Realtà Virtuale e della Realtà Aumentata, in modo da orientarsi auspicabilmente verso un target di clienti sempre più ampio.

5/10/2020

Philosophy for Children e Virtue Epistemology. Una prospettiva integrata per lo sviluppo di competenze di cittadinanza durante l’infanzia

Nonostante la convergenza di interessi e di fini della Philosophy for Children (P4C) e della Virtue Epistemology (VEp), ancora pochi studi si sono concentrati sulle differenze alla base di questi due approcci alla formazione intellettuale della persona. Il progetto si propone di colmare questa lacuna indagandone i nodi teorici fondamentali attraverso un bilancio critico degli assunti condivisi così come delle divergenze. La ricerca mira, attraverso un’indagine sistematica, ad approfondire i presupposti teorici e le prospettive pratiche legate a due aree di riflessione che puntano a definire e promuovere le attitudini intellettuali di un agente cognitivamente responsabile e dunque capace di partecipazione democratica.

5/10/2020

Percorsi di sviluppo nella carriera docente verso il middle management scolastico

Il progetto di ricerca è finalizzato allo studio della “leadership intermedia” all’interno delle scuole italiane quale presupposto per il riconoscimento di profili e ruoli organizzativi di middle management anche nella prospettiva di uno sviluppo differenziato della carriera docente. Oltre a qualificare il profilo professionale delle figure di middle management, il progetto di ricerca mira a quantificare anche le strategie di incentivazione e selezione. In particolare, alcune domande di ricerca riguardano gli aspetti legati alla valorizzazione e alla formazione di una leadership intermedia nelle scuole e/o reti di scuole.

5/10/2020

GUINEVERE

Il progetto focalizza l’attenzione sul game-based learning e sulla didattica immersiva delle lingue straniere attraverso l’uso dei videogame e dei mondi virtuali.
Muovendo dalla revisione della letteratura di settore, il progetto ha previsto una ricognizione dei bisogni formativi dei docenti in questo ambito e ha proposto la sperimentazione sul campo di alcuni videogiochi immersivi per l’apprendimento delle lingue straniere, con l’obiettivo di verificarne l’impatto. Le attività si sono svolte in tre diversi ambienti virtuali: Second Life, Open Sim, Minecraft. Infine è stato progettato e erogato un MOOC in lingua inglese per docenti sulle tematiche del game-based learning e della didattica immersiva delle lingue straniere.

5/10/2020

ICIPES – International Covid 19 Impact on Parental Engagement Study

Il momento di crisi dovuto alla pandemia ha visto nei genitori un ruolo chiave per l’apprendimento dei figli. A livello sia nazionale sia internazionale, è interessante comprendere quale sia stato questo ruolo e come sia stato vissuto-interpretato dai genitori. Sono coinvolti nell’indagine 20 stati: Belgio, Cina, Hong Kong, Cile, Chile, Colombia, El Salvador, Etiopia, Ghana, Honduras, India, Giappone, Messico, Spagna, Sri Lanka, Tanzania & Zanzibar, Turchia, Gran Bretagna, Uruguay, USA.
La IUL rappresenta l’Università di riferimento per il campione italiano. Un questionario tradotto nelle diverse lingue permetterà un confronto attraverso domande chiuse e aperte.

2/10/2020

FAMILY CAREGIVER SUPPORT Strategies and Tools to Promote Caregivers Mental and Emotional Health

I Family Caregivers, (assistenti familiari), giocano un ruolo fondamentale nella cura di persone affette da gravi malattie. Le situazioni di caregiving possono essere complesse e la ricerca mostra che le tensioni derivate dalla cura di parenti fragili, disabili o in condizioni croniche di disabilità mentale mettono a rischio gli stessi caregiver, causando loro problemi di salute emotiva, fisica e mentale.
L’obiettivo generale del progetto è responsabilizzare e supportare i caregiver della famiglia offrendo loro un accesso immediato e di facile comprensione sia alle informazioni di carattere medico sia al sostegno psicologico di cui necessitano, attraverso la produzione e sperimentazione di guide dedicate e risorse online e per smartphone.

2/10/2020

DopOff Sport e disabilità fisica: progetto di ricerca e formazione sul fenomeno del doping

Il progetto DopOff – Sport e disabilità fisica: progetto di ricerca e formazione sul fenomeno del doping mira a definire lo stato dell’arte sul livello di consapevolezza e coscienza del tema del doping tra paralimpici e sportivi amatoriali disabili, con particolare riguardo al contesto ambientale e sociale, al fine di sviluppare un’indagine sul campo e una mappatura del territorio italiano. Sulla base delle informazioni acquisite, agli studenti universitari di scienze motorie e di scienze pedagogiche saranno proposti interventi di formazione finalizzati a incrementare il grado di consapevolezza sul tema e fornire conoscenza attraverso strumenti digitali innovativi. L’obiettivo è di fare cultura sulle tematiche citate, strutturando interventi educativi focalizzati sulla formazione di profili professionali competenti.

Approfondimento 1 a cura della Prof.ssa Immacolata Messuri
Approfondimento 2 a cura della Prof.ssa Immacolata Messuri
Approfondimento 3 a cura della Prof.ssa Immacolata Messuri
Approfondimento 4 a cura della Prof.ssa Immacolata Messuri

2/10/2020

La crisi dei sistemi scolastici e la scuola del futuro

Lo studio contribuisce all’approfondimento e alla sistematizzazione delle analisi alla base del movimento delle Avanguardie Educative e segna il completamento della ricerca pluriennale condotta dal Prof. Giovanni Biondi sulla necessità di una trasformazione del sistema scolastico. L’analisi di componenti strutturali come didattica, architetture, spazi di apprendimento, arredi e tecnologie, permette di delineare i caratteri che contraddistinguono il modello scolastico fin dalla sua nascita e di indagarli in una prospettiva critica. Obiettivo dello studio è favorire interventi mirati per l’innovazione del modello scolastico e il ripensamento del modello educativo, attraverso le tecnologie digitali e i nuovi linguaggi, in linea con una nuova rappresentazione delle conoscenze.

2/10/2020

Approccio outside-in e customer experience per un nuovo modello di agenzia di comunicazione

La ricerca analizza lo stato dell’arte relativo alla customer experience e all’approccio outside-in al fine di sperimentare modalità innovative di sviluppo per una proficua relazione tra agenzia pubblicitaria, creativi e consumatore. Nel progetto vengono presentate le principali sperimentazioni e si delineano le tendenze legate allo sviluppo delle nuove tecnologie all’interno del settore pubblicitario per rafforzare la relazione tra il cliente e l’agenzia pubblicitaria.
L’obiettivo finale è stato la realizzazione di un nuovo modello di workflow lavorativo da applicare alle agenzie pubblicitarie.

4/09/2020

IWDPD – Innovation in Window and Door Profile Designs

Laboratorio di ricerca e sperimentazione finalizzato a indagare il fenomeno dell’innovazione in chiave olistica. Il percorso sviluppato, ispirato al Design Thinking, ha impiegato gli strumenti delle scienze sociali per analizzare aspetti apparentemente distanti dalla serramentistica, settore di attività dell’azienda partner del progetto, fornendo nuovi spunti per l’efficacia dei processi creativi e delle metodologie di innovazione. L’ispirazione a un approccio l’human-centred ha permesso di definire un protocollo con una scuola primaria e di realizzare un laboratorio didattico che, attraverso il disegno collaborativo, favorisse lo sviluppo di competenze trasversali nei bambini e insieme restituisse all’azienda un approfondimento sui temi della creatività.