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Centri di Ricerca
I Centri di Ricerca sono articolazioni funzionali del Dipartimento che vengono costituiti su proposta del Consiglio di Dipartimento, sottoposta a al successivo parere del Senato Accademico e in ultima istanza all’approvazione del Consiglio di Amministrazione.
I CdR vengono costituiti allo scopo di:
1. approfondire il know how interno su specifiche tematiche di carattere interdisciplinare o transdisciplinare;
2. elaborare e condurre progetti di ricerca, sia a carattere interno, sia orientati alla partecipazione in contesti competitivi nazionali e internazionali;
3. incrementare la partecipazione a eventi e le pubblicazioni, con attenzione prioritaria ai canali editoriali dell’Ateneo.
L’istituzione dei CdR è subordinata alla presentazione di una dettagliata definizione dell’ambito scientifico, degli obiettivi, delle attività e dei risultati attesi.
Ogni CdR ha un coordinatore scientifico nominato in sede di delibera costitutiva del CdR stesso.
– promuove le attività del CdR; – convoca regolarmente il Gruppo di Lavoro; – organizza momenti di formazione interna; – propone lo sviluppo di progetti di ricerca; – svolge attività di monitoraggio periodico del lavoro del CdR;
– partecipa al tavolo di coordinamento dei CdR presieduto dal Direttore del Dipartimento;
– rappresenta, quando invitato dal Direttore, il CdR presso il Consiglio di Dipartimento per relazionare sulle attività svolte.
Per ogni CdR si costituisce, su base volontaria, un Gruppo di lavoro, a cui chiedere di partecipare docenti, ricercatori, dottorandi, tutor e assegnisti.
– si fa carico dei compiti del CdR partecipando in modo continuativo alle attività, seguendo le indicazioni del coordinatore scientifico;
– promuove momenti di formazione sulla tematica del CdR;
– esamina le opportunità di sviluppo di progetti e di partecipazione a contesti competitivi nazionali e internazionali.
La partecipazione non dà diritto ad alcun compenso aggiuntivo. Non è consentita la partecipazione a più di due CdR.
Ogni CdR può proporre progetti di ricerca che, una volta definiti, seguono l’iter previsto dal Regolamento, ovvero vanno sottoposti ad approvazione del Consiglio di Dipartimento e, successivamente, del Direttore Generale.
Ogni anno il coordinatore predispone una relazione nella quale deve:
1. relazionare sui progetti di ricerca a cui partecipa il Centro;
2. descrivere le attività di terza missione svolte dal Centro e le conseguenti ricadute sul territorio;
3. specificare quali dei risultati delle ricerche hanno trovato applicazione e utilità nel sistema produttivo e nei servizi;
4. produrre l’elenco delle pubblicazioni strettamente inerenti ad attività/finalità di ricerca del Centro;
5. produrre l’elenco degli eventi, congressi e seminari curati dal Centro o che hanno coinvolto i suoi partecipanti.
Tale relazione viene inviata al Consiglio di Dipartimento, al Senato Accademico e al Direttore Generale. Su questa base gli organi preposti potranno deliberare se confermare il CdR, modificarne la composizione e i compiti o deliberarne la chiusura.
La durata del CdR è limitata al periodo stabilito all’atto della sua istituzione (non superiore a 3 anni).
Per il Centro di Ricerca non è previsto alcun contributo e/o finanziamento a carico del bilancio dell’Ateneo. Il Cdr è privo di autonomia gestionale.
- CRITHINK (Laboratorio permanente sul pensiero critico)
- TALE (Technologies Applied to LEarning)