Corso di Studio in
METODI E TECNICHE DELLE INTERAZIONI EDUCATIVE
a.a. 2018/2019
INSEGNAMENTO:
LETTERATURA ITALIANA
SSD L-FIL-LET/11 ; 6 CFU
III ANNO; I SEMESTRE
Docente: Prof. NICOLA TURI (scarica CV)
Tutor disciplinare: Dott.ssa Oleksandra Rekut (scarica CV)
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Qualifica e curriculum scientifico del docente
| Nicola Turi è ricercatore td-a) di Letteratura italiana moderna e contemporanea presso l’Università di Firenze dall’ottobre 2017, dopo aver ricoperto lo stesso incarico per tre anni all’Università di Cagliari (dove ha tenuto corsi sulla narrativa postbellica, sull’avvento delle neoavanguardie, sulla riscrittura romanzesca del Risorgimento…). Membro del comitato di redazione della rivista «La Modernità Letteraria» e del comitato scientifico dell’’Associazione Dessí’, ha ottenuto l’Abilitazione Scientifica Nazionale per professore di seconda fascia sia in Letteratura italiana moderna e contemporanea (10/F2) che in Letteratura italiana, critica letteraria e letterature comparate (10/F1). Si occupa di teoria e storia del romanzo (con particolare attenzione al romanzo italiano del secondo Novecento) e ha dedicato numerosi studi (tra cui quattro monografie) ad autori italiani contemporanei (da Italo Calvino a Giorgio Bassani, da Giuseppe Dessí a Giorgio Manganelli e Antonio Tabucchi…) ma anche a problemi di teoria e di letteratura comparata (modi ed evoluzione dei procedimenti metaletterari, ricezione della narrativa statunitense in Italia…) nonché ad autori stranieri (Bruce Chatwin, Boris Vian, Don Delillo, Chinua Achebe…). Recentemente ha curato un volume collettivo sul senso e le prospettive degli orientamenti ecocritici e un altro sulla rappresentazione narrativa delle guerre, e contemporaneamente lavorato a due capitoli (uno sul romanzo del neorealismo, l’altro sulla ricezione italiana degli scrittori americani del primo Novecento) per una ‘Storia del romanzo italiano’ di prossima uscita presso Carocci. |
Articolazione dei contenuti e suddivisione in moduli didattici del programma
| INDICE E DEFINIZIONE DEI CONTENUTI Il corso, di 6 CFU e intitolato “Il Neorealismo letterario: per una definizione di territori”, intende ridiscutere, alla luce di un prolungato dibattito, i confini temporali e formali della cosiddetta stagione del Neorealismo, in cerca di una definizione il più possibile esaustiva dei suoi tratti caratteristici e dei romanzi più significativi. Verranno dunque presi in esame alcuni testi narrativi (facilmente reperibili) pubblicati nel decennio 1945-1954 (di Calvino, Pratolini, Pavese Fenoglio, Viganò…) con l’intento di valutarne l’omogeneità e contemporaneamente approfondire singoli percorsi d’autore. Il corso verrà articolato in 3 moduli:
Modulo 1 – Il racconto della Resistenza: Italo Calvino e Renata Viganò; Modulo 2 – Il racconto dell’antifascismo: Vasco Pratolini e Cesare Pavese; Modulo 3 – Ancora sulla narrativa del neorealismo: «La malora» di Fenoglio e altre questioni di teoria.
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Obiettivi formativi | L’insegnamento di Letteratura italiana ha l’obiettivo di favorire l’acquisizione di conoscenze teoriche e metodologiche utili alla lettura, alla comprensione e all’analisi di testi letterari. Il corso intende favorire la capacità di comunicare in modo appropriato, in linea con il linguaggio tecnico della materia, i contenuti appresi, nonché di saperli trasmettere attraverso l’uso di adeguati programmi informatici.
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Risultati d’apprendimento previsti | A. Conoscenza e capacità di comprensione Verrà approfondita la conoscenza di una stagione della narrativa italiana – quella immediatamente successiva alla seconda guerra mondiale – attraverso alcuni dei suoi romanzi più significativi e le questioni teoriche ed estetiche più dibattute.
B. Conoscenza e capacità di comprensione applicate L’approfondimento della stagione del neorealismo servirà a prendere confidenza con gli strumenti utili alla comprensione e all’ermeneutica di un testo narrativo (nella sua complessità semantica e strutturale) nonché a metterlo in relazione con il contesto storico, sociale, culturale e letterario in cui viene prodotto.
C. Autonomia di giudizio Il corso intende stimolare lo studente a sviluppare una corretta e proficua comunicazione con il docente, tesa all’acquisizione di una sostanziale autonomia, attraverso la lettura di testi narrativi e critici e la discussione intorno ai loro contenuti.
D. Abilità comunicative Le lezioni dovranno servire inoltre ad acquisire un linguaggio tecnico adatto a comunicare con chiarezza e pertinenza i contenuti appresi.
E. Capacità di apprendere Lo studente dovrà sviluppare la capacità di avvicinare contenuti diversi da quelli appresi per mezzo dei metodi d’apprendimento acquisiti durante il corso. |
Competenze da acquisire | RISULTATI ATTESI
A. Consultazione della bibliografia di riferimento, utilizzo di libri di testo ivi contenuti e approfondimento di alcune questioni centrali all’interno della materia di studio (rapporto dei romanzi con il contesto storico, politico e sociale; soluzioni formali adottate dagli autori al fine di rendere il più possibile accessibili i propri testi; fondazione attraverso la narrativa, nel secondo dopoguerra italiano, di una coscienza nazionale).
B. Capacità di comprensione delle problematiche relative all’ermeneutica del testo letterario.
C. Capacità di confrontare i contenuti di un testo e dei loro commenti critici al fine di formulare giudizi autonomi e sostenuti da argomentazioni tangibili.
D. Acquisizione di un linguaggio tecnico adatto a comunicare e trasmettere le conoscenze anche a un pubblico di non specialisti.
E. Capacità di applicare le competenze linguistico-letterarie anche in contesti originali.
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Organizzazione della didattica
| DIDATTICA EROGATIVA
DIDATTICA INTERATTIVA
AUTOAPPRENDIMENTO Per ciascun modulo sono previsti, quali materiali didattici: approfondimenti tematici, articoli del docente, letture open access, risorse in rete, bibliografia di riferimento, ecc.
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Testi consigliati | Testi narrativi (in qualsiasi edizione): Vasco Pratolini, Cronache di poveri amanti, 1947. Beppe Fenoglio, La malora, 1954. Testi critici e teorici: Ulteriori testi critici (facoltativi), utili all’approfondimento delle questioni trattate, verranno indicati nel corso delle lezioni.
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Modalità di verifica in itinere | L’accesso alla prova finale è propedeutico allo svolgimento delle seguenti 3 e-tivity:
Modulo 1 – Il racconto della Resistenza: Italo Calvino e Renata Viganò: redazione di un elaborato individuale che dovrà avere per oggetto una questione ricavata da uno dei due romanzi in questione e legata alla rappresentazione della guerra di Resistenza (relativa dunque alla scelta dei temi, degli eventi narrati, dei personaggi protagonisti, della prospettiva e/o del tono adottati) Ogni studente dovrà occuparsi di un argomento diverso, concordandolo con il tutor disciplinare. Lunghezza consigliata: 3-4 cartelle.
Modulo 2 – Il racconto dell’antifascismo: Vasco Pratolini e Cesare Pavese: redazione di un elaborato individuale che dovrà avere per oggetto una questione ricavata da uno dei due romanzi in questione e legata alla rappresentazione del ventennio fascista e delle attività di opposizione clandestina (relativa dunque alla scelta dei temi, degli eventi narrati, dei personaggi protagonisti, della prospettiva e/o del tono adottati) Ogni studente dovrà occuparsi di un argomento diverso, concordandolo con il tutor disciplinare. Lunghezza consigliata: 3-4 cartelle.
Modulo 3 – Ancora sulla narrativa del neorealismo: «La malora» di Fenoglio e altre questioni di teoria: redazione di un elaborato individuale che, a partire dal romanzo di Fenoglio, dovrà avere per discutere i motivi della sua inclusione in un discorso sul neorealismo narrativo e/o la verifica di altre questioni di teoria affrontate a lezione (relative al lessico, alla sintassi, alla eventuale ‘vocazione populista’ del romanzo). Ogni studente dovrà occuparsi di un argomento diverso, concordandolo con il tutor disciplinare. Lunghezza consigliata: 3-4 cartelle.
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Modalità di svolgimento dell’esame finale | La verifica dell’apprendimento avverrà attraverso un colloquio orale in presenza sui contenuti del corso, riprendendo almeno tre dei temi disciplinari di pertinenza. Il voto (min 18, max 30 con eventuale lode) è determinato dal livello della prestazione per ognuna delle seguenti dimensioni dell’esposizione orale: padronanza dei contenuti, appropriatezza delle definizioni e dei riferimenti teorici, chiarezza dell’argomentare, dominio del linguaggio specialistico.
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Lingua d’insegnamento | Italiano |