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Prospettive di lavoro con la laurea in scienze motorie
Potresti credere che la laurea in Scienze Motorie non porti a sbocchi lavorativi sicuri, ma questo è certamente un mito da sfatare: l’attività sportiva e la cura del benessere fisico sono infatti dei settori che conoscono attualmente una vera e propria crescita esponenziale.
L’interesse per l’attività sportiva e la crescente consapevolezza del ruolo fondamentale della cura del proprio benessere psico-fisico, nell’arco di tutte le fasi della vita, hanno determinato lo sviluppo di numerose attività e discipline che fino a pochi decenni fa erano quasi sconosciute. Inoltre le nuove tipologie di strutture dove si svolgono le attività sportive sono dotate di una organizzazione sempre più complessa, che rende necessario acquisire competenze specifiche.
Il Dottore nel campo dell’educazione motoria opera sulla salute degli individui, migliorandone le dinamiche relazionali e la resa atletica in campo sportivo, la sua sfera di interesse può allargarsi anche alla gestione e all’organizzazione di eventi e strutture sportive.
Quali sono le carriere più frequenti
Gli sbocchi lavorativi per chi consegue la Laurea in Scienze Motorie abbracciano diversi ambiti: a seconda della specializzazione che si vuole intraprendere dopo la laurea è possibile trovare lavoro sia all’interno di strutture private (principalmente) che in quelle pubbliche, senza dimenticare il settore no profit e le associazioni di volontariato.
Le carriere più richieste sono:
- l’istruttore di discipline sportive non agonistiche
- l’allenatore e tecnico di discipline sportive agonistiche
- Lo specialista nel settore dell’attività fisica adattata (A.F.A.)
- il manager di eventi e strutture sportive
- l’insegnante di educazione fisica nella scuola
- il professionista nel settore della promozione degli stili di vita attiva
- guide ed accompagnatori naturalistici e sportivi
La professione di istruttore di discipline sportive non agonistiche è una delle più richieste in seguito alla laurea in Scienze Motorie.
Che cosa può fare?
Si tratta di figure professionali che addestrano ad esercitare, con lezioni individuali o di gruppo, la pratica di discipline sportive in modo non agonistico: ne insegnano le tecniche, verificano l’adeguatezza delle condizioni fisiche dell’allievo, lo preparano fisicamente, lo allenano e organizzano attività sportive comuni.
Ecco alcuni esempi di professioni in questo settore: istruttore di pallacanestro, istruttore di pallavolo, istruttore di pattinaggio, istruttore di pugilato, istruttore di scherma, istruttore di tennis, istruttore sportivo, maestro di tennis, istruttore di atletica, istruttore di fitness, istruttore di ginnastica, istruttore di nuoto.
Come si diventa istruttore di discipline sportive non agonistiche?
Conseguire la laurea in Scienze Motorie rappresenta un punto di partenza ideale per acquisire le conoscenze e le competenze utili per accedere ai percorsi di specializzazione relativi alle specifiche discipline sportive.
Quanto guadagna?
La retribuzione di un Istruttore Sportivo può partire da uno stipendio minimo di 650 € netti al mese fino a superare i 4.000 € netti al mese. Lo stipendio medio è di 1.400 € netti al mese.
La figura dell’Organizzatore di eventi e di strutture sportive rientra fra gli sbocchi lavorativi in seguito alla laurea in Scienze Motorie. Al manager che opera nell’ambito sportivo vengono richieste competenze nel marketing sportivo, nella gestione delle risorse umane, nell’organizzazione di eventi e campagne promozionali. Una figura che si occupa di gestire e coordinare tutti gli aspetti organizzativi, amministrativi ed economici del centro o della società sportiva di cui è responsabile, incluse le attività di atleti e istruttori.
Sottolineiamo come questa figura professionale sia estremamente coinvolta nelle trasformazioni in atto in questo settore in seguito all’emergenza sanitaria in corso, che ha reso indispensabile un ripensamento dell’organizzazione delle attività e degli spazi adibiti alla pratica sportiva.
Conseguire un master in questo settore è fondamentale per essere aggiornato e competitivo sul mercato del lavoro, considerando che il trend occupazionale per questa professione è in costante aumento.
Che cosa può fare?
Si tratta di figure manageriali che si occupano dell’organizzazione di eventi e competizioni sportive; dirigono inoltre le attività sportive di palestre e di altre strutture.
Nonostante questa figura professionale operi prevalentemente nell’ambito sportivo l’attività può svilupparsi anche in aree non sportive (quali ad esempio il turismo, la comunicazione, la produzione di beni, l’erogazione di servizi di varia natura), in quanto dispone di competenze utili a rivestire ruoli di carattere gestionale e manageriale.
Ecco alcuni esempi di professioni in questo ambito: direttore di palestra, manager di spettacoli sportivi, organizzatore sportivo, responsabile delle relazioni per le manifestazioni sportive.
Come si diventa organizzatore di eventi e di strutture sportive?
Dopo la laurea in Scienze Motorie il percorso formativo può proseguire con un master focalizzato sul management di eventi e di strutture sportive. Non vi sono ad oggi norme specifiche che regolino questa professione, né albi professionali ai quali sia necessario iscriversi per esercitarla.
Quanto guadagna? La retribuzione di un manager di eventi e strutture sportive è difficilmente inquadrabile, può partire da circa €15.500 a €20.500. Naturalmente lo stipendio può raggiungere cifre molto più alte, in base all’esperienza e all’ambito in cui si opera, considerando la notevole differenza esistente tra i vari settori delle attività sportive in termini di finanziamenti e investimenti.
Che cosa può fare?
Chi intraprende questo sbocco lavorativo diverrà preparatore e allenatore di singoli atleti o squadre di atleti nelle competizioni, lavorando sull’aspetto motivazionale, sulla preparazione fisica e la strategia di gara. L’insegnamento di una tecnica di gioco prevede inoltre la capacità di trovare soluzioni innovative per svolgere le attività.
Ecco alcuni esempi di professioni in questo settore: allenatore, commissario tecnico sportivo, direttore tecnico sportivo, preparatore atletico professionista.
Come si diventa allenatore e tecnico di discipline sportive agonistiche?
Conseguire la laurea in Scienze Motorie rappresenta un punto di partenza ideale per acquisire le conoscenze e le competenze utili per accedere ai percorsi di specializzazione relativi alle specifiche discipline sportive.
La normativa italiana prevede che un allenatore e tecnico di discipline sportive agonistiche debba avere una certificazione rilasciata dal C.O.N.I. (Comitato Olimpico Nazionale Italiano); da Federazioni Sportive o Discipline associate o Enti di Promozione Sportiva sempre riconosciuti dal C.O.N.I.
Sul sito istituzionale del C.O.N.I. è possibile consultare l’elenco delle federazioni, le discipline associate e gli enti di promozione riconosciuti.
Quanto guadagna?
Un istruttore sportivo guadagna in media 1.400 € netti al mese, lo stipendio varia considerevolmente a seconda degli anni di esperienza accumulati e dal livello di specializzazione raggiunto.
Buone notizie per i futuri laureati in scienze motorie! Ad oggi l’insegnamento dell’educazione fisica nella scuola primaria è affidato ad un docente generico, d’ora in avanti sarà affidato a degli specialisti di Scienze Motorie (in possesso di una laurea triennale L-22 ad esempio). Come nella scuola secondaria, dove già oggi sono presenti solo docenti di educazione fisica con una formazione specifica.
Per diventare professore di educazione fisica nella scuola secondaria occorre avere una laurea triennale con specializzazione in Scienze Motorie e superare il concorso ministeriale. Per partecipare ai concorsi ministeriali è necessario verificare il proprio percorso di studi e il raggiungimento dei CFU richiesti in ambito antropologico, pedagogico e psicologico.
Concorsi per l’insegnamento
Le classi di concorso per l’insegnamento sono:
- · A-48 – Scienze motorie e sportive negli istituti di istruzione secondaria di II grado
- · A-49 – Scienze motorie e sportive nella scuola secondaria di I grado
Quanto guadagna un insegnante?
Un insegnante di educazione fisica guadagna da un minimo di circa 1.200 euro circa, fino ad un massimo di 1.900.
Che cosa può fare?
Tra gli sbocchi lavorativi per i laureati in Scienze Motorie rientra anche quello di specialista nella formazione sportiva di soggetti disabili. Un ambito professionale molto delicato, finalizzato all’insegnamento delle attività motorie più adeguate ai soggetti di qualunque età con difficoltà di apprendimento o con disabilità cognitive o fisiche.
I programmi di Attività Fisica Adattata (A.F.A), condotti da istruttori laureati in Scienze Motorie e/o in Fisioterapia, nascono in rapporto a specifiche alterazioni dello stato di salute e per la prevenzione secondaria e terziaria della disabilità. Si tratta di un’attività motoria di mantenimento e prevenzione che prevede un programma di esercizi fisici svolti in gruppo,seguendo protocolli condivisi con il personale sanitario. L’attività si svolge presso strutture non sanitarie pubbliche e private, associazioni di volontariato e no profit.
Come si diventa specialista nel settore dell’attività fisica adattata?
I programmi di Attività Fisica Adattata possono essere svolti da istruttori laureati in Scienze Motorie in possesso di una specializzazione, come ad esempio la laurea magistrale in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate.
Quanto guadagna? Il compenso per questo tipo di professione può variare molto, di sicuro raggiungere un buon livello di specializzazione in questo settore è fondamentale per ottenere uno stipendio superiore alla media.
Attività post laurea più apprezzate
Il percorso di laurea in scienze motorie, che in seguito alla riforma dell’università ha assunto il classico ciclo 3+2 (Laurea Triennale L-22 (3 anni) + Laurea Magistrale), offre dopo la triennale la possibilità di specializzarsi con una laurea magistrale in tre diversi ambiti: il percorso Preventivo (Attività Motorie Preventive e Adattate), il percorso Economico Manageriale (Management delle attività Motorie e Sportive) e infine quello Scientifico-Tecnico (Scienze e Tecniche dello Sport).
Se sei interessato ad una specializzazione in questo settore consulta i master proposti dall’Università Telematica degli Studi IUL.