Bando per la ricerca IUL 2020: si conclude la prima fase del progetto “Neuroscienze per la continuità didattica”
“Neuroscienze per la continuità didattica” (finanziato dal Bando per la ricerca IUL 2020) è un progetto condotto per IUL dalle ricercatrici Sara Mori, Silvia Panzavolta e Alessia Rosa, in collaborazione con il Centro per l’Apprendimento CASCO e la dirigente scolastica Beatrice Aimi dell’Istituto comprensivo statale di “Sorbolo e Mezzani” di Parma. L’obiettivo è quello di esplorare, attraverso il metodo della ricerca-formazione, le potenzialità dell’approccio neuroscientifico e della ricerca brain-based per favorire l’autonomia e le competenze socio-relazionali degli studenti.
È attualmente in chiusura la prima fase del progetto, mirata a una formazione dei docenti con approfondimenti su tematiche relative al funzionamento del cervello e ai processi di apprendimento. Il corso di formazione, realizzato all’interno della piattaforma IUL, ha visto la partecipazione di 48 docenti di 3 istituti comprensivi, costantemente supportati dai ricercatori in un lavoro congiunto di osservazione e riflessione. I docenti sono stati guidati attraverso tre moduli didattici con video e webinar dedicati alla riflessione e lo svolgimento di e-tivity sull’utilizzo di Thinking Routine al fine di stimolare la riflessione e l’apprendimento significativo. Nell’ultimo modulo è stata realizzata un’attività di progettazione in continuità tra insegnanti della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado sulla base dei contenuti del corso.
La seconda fase, in programma per l’inizio del prossimo anno scolastico, prevede un incontro di condivisione fra i docenti per illustrare le progettazioni effettuate e dare avvio a una sperimentazione in classe condotta alla luce delle nuove competenze apprese durante il corso di formazione. I ricercatori accompagneranno ed osserveranno la sperimentazione, documentandone la ricaduta in classe.
L’impianto dello studio è stato presentato al convegno Ren (Research on Educational Neuroscience) Conference nel marzo scorso con un lavoro dal titolo Imparare ad apprendere: le neuroscienze per la continuità didattica.
I primi risultati dell’attività di studio saranno inoltre presentati nel corso della II International Conference of the journal “Scuola Democratica” (2-5 giugno 2021). Per l’occasione, le ricercatrici hanno proposto il panel Neurosciences in education. Challenges and opportunities in reducing inequalities and promoting inclusion thought brain-based research approaches, di cui saranno Convenors. Al suo interno presenteranno il lavoro Neuroscience for didactic continuity: reflecting on teaching practices to improve educational success of students che illustrerà le pratiche didattiche utilizzate dai docenti prima della partecipazione alla ricerca, insieme ai risultati di un primo questionario somministrato per rilevare il loro livello di soddisfazione e gli ambiti di miglioramento desiderati.