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9/05/2024

WORK FROM BED

Il progetto WORK FROM BED, Overcoming Life Barriers Through A Digital Career è stato selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale, prevede una formazione telematica, 100% online e la partecipazione completamente gratuita. 

Il percorso formativo si rivolge a persone tra i 34 e i 50 anni, inoccupate o disoccupate, residenti al sud Italia e nelle isole.

La formazione digital si pone l’obiettivo di formare Specialisti di Marketing ECommerce e CRM Specialisti in Cloud Computing, figure altamente ricercate dal mercato del lavoro, a partire da competenze digitali di base  o intermedie possedute in entrata.

La formazione dura 7-8 mesi articolati in lezioni online, di cui è possibile fruire in modalità sincrona o accedendo alle registrazioni. Infatti, il modello didattico è completamente digitale, con materiali sempre disponibili per favorire l’autoapprendimento guidato;  inoltre, Le dispense e le videolezioni verranno progettate con un’elevata attenzione all’accessibilità, garantendo che siano completamente fruibili in tutte le loro parti anche da parte di persone con disabilità visive e uditive.

Al termine del percorso formativo  è prevista la realizzazione di un project work nel quale i partecipanti potranno mettere a frutto le conoscenze e le abilità acquisite nel percorso. Per tutta la durata della formazione sarà attivo uno sportello di counseling e di supporto individuale per chi ne vorrà usufruire.

Una volta completata la formazione, i destinatari verranno accompagnati nell’inserimento lavorativo con attività di placement nella forma di contratti di assunzione a tempo determinato o indeterminato, contratti di apprendistato e tirocini extracurricolari.

Consulta il sito web del progetto: https://workfrombed.iuline.it/

Il progetto è stato selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale. Il Fondo per la Repubblica Digitale è nato da una partnership tra pubblico e privato sociale (Governo e Associazione di Fondazioni e di Casse di risparmio – Acri) e, in via sperimentale per gli anni 2022-2026, stanzia un totale di circa 350 milioni di euro. È alimentato da versamenti effettuati dalle Fondazioni di origine bancaria. L’obiettivo è accrescere le competenze digitali e sviluppare la transizione digitale del Paese. Per attuare i programmi del Fondo – che si muove nell’ambito degli obiettivi di digitalizzazione previsti dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e dall’FNC (Fondo Nazionale Complementare) – a maggio 2022 è nato il Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata da Acri. Per maggiori informazioni www.fondorepubblicadigitale.it.
13/05/2022

Il ruolo delle attività motorie e della corporeità nella promozione del benessere

Il progetto di ricerca mira a definire e validare il valore pedagogico della corporeità mediante approcci metodologici innovativi rivolti a giovani detenuti, al fine di promuovere nuove competenze personali (emotive, cognitive e relazionali) e sensibilizzare la percezione del proprio corpo valutandone l’impatto sullo sviluppo della persona e della sua formazione. Attraverso un processo di apprendimento metacognitivo, facilitato dalla mediazione corporea indotta dalla Biodanza SRT e da strumenti di counseling ad approccio biosistemico, le esperienze attivamente partecipate e vissute dai giovani detenuti avranno lo scopo di fornire importanti strumenti per facilitare il loro orientamento nella vita adottando atteggiamenti positivi.La proposta trova il suo valore educativo e formativo nella sua essenza di “ginnastica relazionale, sperimentata all’interno di un contesto protetto e contenitivo nel quale i partecipanti hanno la possibilità di vivere l’entrare e l’uscire dalle relazioni e le infinite sfaccettature delle stesse”. Nell’ottica del lifelong learning gli interventi sono finalizzati all’apprendimento di strategie individuali (Life Skills WHO, 1997) ed all’acquisizione di comportamenti permanenti in linea con i principali studi in materia di rieducazione, in ambito di coercizione dei sistemi della giustizia e delle politiche sociali. Il Progetto intende realizzare percorsi individualizzati mediante un costante training psicomotorio vissuto nel gruppo ed orientato allo sviluppo di competenze psicosociali e capacità volitive al fine di riportare i giovani ad essere protagonisti della loro vita per poterla creare o ricreare in forma virtuosa. Mediante interventi di “Forma-Azione” si intende favorire negli adolescenti con precedenti penali l’acquisizione di buone pratiche orientate al rispetto della dignità umana, promuovendo ed enfatizzando le risorse personali (anziché deficit e patologie) e adottando approcci motori e psico- motori finalizzati a facilitare il funzionamento ottimale, la soddisfazione, l’affettività positiva e lo slancio vitale. L’originalità e il carattere innovativo della proposta progettuale sono rappresentati dal valore pedagogico delle attività motorie e della corporeità contemplate quali esperienze ottimali “agenti” sulla promozione del benessere della persona.

13/05/2022

Escape room come strategia educativa per promuovere la salute anche in tempi COVID-19

I dati epidemiologici, anche a livello globale, mostrano una crescente preoccupazione verso i tassi di morbosità per malattie multifattoriali e cronico-degenerative, i cui fattori di rischio sono imputabili soprattutto a fattori di rischio comportamentali tra cui sedentarietà e alimentazione. Le indicazioni internazionali (OMS) e nazionali (PNP) sottolineano la necessità di attuare strategie per interrompere questa tendenza. I modelli d’intervento promossi a livello nazionale si sono amplificati negli ultimi anni, a seguito anche delle indicazioni delle Regioni nei recenti Piani Nazionali della Prevenzione. Tra le aree prioritarie di intervento individuate vi sono quelle relative alla promozione di corretti stili di vita con particolare riguardo ad attività fisica e alimentazione, e altri aspetti, tra cui quelli relativi alla prevenzione delle dipendenze da sostanze d’abuso, del doping e delle dipendenze comportamentali e alla promozione della cultura delle vaccinazioni. La maggior parte degli interventi hanno previsto l’attuazione di azioni di promozione della salute con un approccio intersettoriale, trasversale ai determinanti di salute e per ciclo di vita, individuando la scuola come setting prioritario di intervento, privilegiando metodologie di peer education e life skill education. Tale contesto, a seguito delle nuove esigenze emerse dalla pandemia di Covid-19, assume rinnovata priorità e fa emergere la necessità di adattare le strategie di educazione e formazione alla salute attraverso modalità innovative. Gli ambienti di formazione e informazione, ad ogni livello, hanno un ruolo chiave nella promozione della salute. I luoghi di istruzione e formazione offrono l’opportunità di costruire progressivamente contenuti educativi man mano che gli studenti crescono, potendo affiancare alle nozioni curriculari elementi di educazione alla salute, indispensabili per la prevenzione del Covid come delle prevalenti patologie cronico-degenerative tipiche delle società moderne. Questo approccio olistico alla formazione e alla salute prevede non solo l’educazione sanitaria ma anche la presenza di un ambiente scolastico consono, elementi volti alla costruzione di un’etica che favorisca la salute e il benessere, assumendo un impegno con le famiglie e con la comunità in generale.

13/05/2022

RIME. Raccontare il Territorio con la Media Education

Il libro di testo è tradizionalmente lo strumento di apprendimento per eccellenza all’interno dei contesti scolastici, tanto da configurarsi come guida sicura per gli insegnanti nella trasmissione del sapere. Nel corso del tempo il suo ruolo rassicurante è andato progressivamente integrandosi con le nuove tecnologie, ricevendo un forte impulso dalla legge n. 133, del 6 agosto 2008, il cui articolo 15 stabilisce il passaggio, entro l’anno scolastico 2011-2012, dai classici volumi cartacei per la scuola a libri di testo «nelle versioni a stampa, online scaricabile da internet, e mista».
Accanto alle produzioni digitali delle case editrici si assiste a un’ampia diffusione di supporti educativi, capaci di integrarsi nella didattica sostenendo quelle pratiche di lettura e scrittura in precedenza di solo appannaggio dei libri di testo.
La rivoluzione digitale ha trasformato in profondità il materiale didattico, soprattutto per i bambini, in un percorso che va dagli oggetti fisici a quelli digitali (Ponticorvo et all., 2019). Spesso i docenti utilizzano gli strumenti digitali integrandoli con il libro di testo, ma più solitamente progettano e realizzano i contenuti di loro interesse, e ancor più di rado coinvolgono gli studenti.
Il presente lavoro di ricerca intende esplorare le modalità di realizzazione, e le potenzialità, di percorsi media educativi che coinvolgono i docenti in attività di produzione di narrazioni digitali inerenti le realtà territoriali limitrofe.
Colonne portanti della presente proposta di ricerca divengono quindi: il digital-storytelling, le attività di formazione e co-progettazione con le docenti di percorsi interattivi (svincolando l’attività da un mero utilizzo strumentale), la valorizzazione del territorio e la realizzazione di prodotti digitali da realizzare con gli allievi.
Il digital-storytelling, inteso come l’arte di narrare storie anche attraverso l’interazione di più fonti digitali (Bruschi, 2017), rappresenterà lo sfondo integratore attraverso il quale, a partire da una carta geografica o dalla rappresentazione di uno spazio fisico, i docenti potranno condurre gli studenti in percorsi di esplorazione attraverso molteplici OER (Open Education Resource). Attraverso la progettazione di proposte narrative di questo tipo i docenti sono supportati nel definire una struttura ben organizzata della conoscenza, da apprendere e rendere esplicita attraverso uno schema epistemico. Ciò facilita sia il docente nell’identificazione delle idee più rilevanti sia il discente ad ancorare tutte le informazioni che riceve (Hattie, 2008).

5/10/2020

Philosophy for Children e Virtue Epistemology. Una prospettiva integrata per lo sviluppo di competenze di cittadinanza durante l’infanzia

Nonostante la convergenza di interessi e di fini della Philosophy for Children (P4C) e della Virtue Epistemology (VEp), ancora pochi studi si sono concentrati sulle differenze alla base di questi due approcci alla formazione intellettuale della persona. Il progetto si propone di colmare questa lacuna indagandone i nodi teorici fondamentali attraverso un bilancio critico degli assunti condivisi così come delle divergenze. La ricerca mira, attraverso un’indagine sistematica, ad approfondire i presupposti teorici e le prospettive pratiche legate a due aree di riflessione che puntano a definire e promuovere le attitudini intellettuali di un agente cognitivamente responsabile e dunque capace di partecipazione democratica.